Candidature Oscar 2022 per The Nightmare Alley (2021)
(in neretto le vittorie)
Miglior film
Miglior fotografia
Migliori costumi
Migliore scenografia
Partiamo mettendo un po’ di mani avanti: The Nightmare Alley non è un brutto film. Non è un film eccelso, ma non è il film che mi aspettavo.
Parlando in generale, io ultimamente ho un problema con Del Toro. Infatti non è la prima volta che mi capita questa situazione di non ritrovarmi in una sua pellicola. Era già successo con La forma dell’acqua (2017): io mi aspettavo più un film del tipo Il gigante di ferro (1999), quindi con uno dei miei trope preferiti, ovvero quello di un umano che si trova a contatto con una creatura che deve difendere o proteggere, e intanto si crea un rapporto di amicizia.
Se avete visto il film sapete che non è così: La forma dell’acqua parla di una storia d’amore. E in realtà in quel caso la campagna marketing era stata piuttosto esplicativa in quel senso, quindi è stata colpa mia. Con The Nightmare Alley, invece, mi sento giustamente illusa.
Di cosa parla The Nightmare Alley
La trama è un po’ il punto di tutto. Senza andare troppo nel dettaglio, la pellicola parla di Stan, un vagabondo con un passato oscuro, che viene assunto all’interno di un circo. Qui imparerà i segreti dei poteri psichici, o meglio di come riuscire a raggirare ignari spettatori fingendo di avere poteri psichici. E su questo costruirà la sua vita.
Vi lascio al trailer per farvi un’idea.
Cosa non funziona (secondo me)
L’elemento principale che mi ha dato fastidio di questo film sono state le aspettative che il trailer e la pellicola stessa cercano di creare: entrambi ti danno molto l’idea che ci sia un grande mistero dietro al personaggio di Stan, probabilmente, conoscendo Del Toro nell’ambito fantastico e orrorifico. Niente di tutto ciò: The Nightmare Alley è fondamentalmente un thriller, e secondo me un thriller che funziona fino ad un certo punto.
Valutando il film di per sé, a mio parere non è una pellicola particolarmente interessante, non un livello che mi aspetterei da questo regista: la trama non è per nulla originale, le dinamiche sono piuttosto tipiche e prevedibili, così come il finale, che è davvero telefonato.
Non bucare lo schermo
Un ulteriore problema secondo me riguarda gli attori scelti: perfetta Cate Blanchett nei panni della fascinosa psicologa che appare nella seconda parte del film, convincente William Dafoe come presentatore del circo spietato e senza scrupoli. Molto meno convincente Bradley Cooper e, soprattutto, Rooney Mara.
Del Toro ha scelto per Bradley Cooper un personaggio che non gli si addice: a mio parere se siamo abituati a vedere questo attore in ruoli comici o comunque in cui parla moltissimo (soprattutto ne Il lato positivo, 2012), c’è un motivo. Come figura tragica e silente non è riuscito a convincermi, nonostante fosse ben diretto e la regia lo premiasse continuamente. Ha fatto indubbiamente del suo meglio, ma Cate Blanchett lo seppellisce, recitativamente parlando.
Per Rooney Mara è un altro discorso: questa attrice ha interpretato su molti ruoli nella sua carriera, anche di successo come Carol (2015), ma non è mai riuscita a dirmi molto. È un ottimo materiale registico, e infatti le sue scene sono quelle forse più riuscite a livello scenico. Ma finisce lì: non è tanto espressiva e interessante da interpretare un ruolo importante nella storia in maniera convincente.
Del Toro è sempre Del Toro
La pellicola ha degli innegabili pregi tecnici: la regia è, come sempre, veramente ottima ed ispirata, la fotografia è ben modulata e incornicia perfettamente le scene. La scenografia, per cui è stato candidato all’Oscar, è sicuramente un pregio della pellicola che riporta in scena gli Statui Uniti degli gli Anni Quaranta e Cinquanta.
Tanta bellezza sprecata, per quanto mi riguarda.
Perché guardare comunque The Nightmare Alley
Come già detto, non penso sia un film da buttare: oltre all’ottima regia, la trama non è malvagia. Tuttavia non dove aspettarvi molto, soprattutto se siete amanti di Del Toro. È un film di medio livello, che può allietarvi una serata annoiata. Ma non molto di più.
Evidentemente non sono l’unica a cui la pellicola non ha convinto: il film è stato un flop clamoroso al botteghino (35 milioni contro 60 di budget), davanti appunto ad una produzione neanche troppo costosa. Anche se di solito i suoi film non fanno mai incassi mostruosi, mi spiace per questo passo falso.
Previsioni Oscar 2022
Il film è stato candidato come Miglior Film, Miglior fotografia, Migliori costumi e Migliore scenografia. In tutte le categorie si scontra con contendenti veramente tosti, per cui penso che sia più probabile che vinca Migliore scenografia. Dubito che possa vincere per Migliori costumi: sono sicuramente belli, ma rimangono molto meno nella memoria rispetto a Cruella (2021), che credo appunto vincerà.