Le verità nascoste (2000) è un’opera minore della filmografia di Robert Zemeckis, un intrigantissimo thriller con protagonisti Michelle Pfeiffer e Harrison Ford.
Con un budget piuttosto ingente – 100 milioni di dollari – fu complessivamente un successo, incassando 291 milioni in tutto il mondo.
Di cosa parla Le verità nascoste?
In seguito alla partenza della figlia Caitlin, Claire si trova da sola in casa, che sembra come se fosse infestata…
Vi lascio il trailer per farvi un’idea:
Vale la pena di vedere Le verità nascoste?
Assolutamente sì.
Le verità nascoste è un film incredibilmente intrigante, che riesce ad equilibrare ottimamente l’elemento orrorifico e fantastico all’interno di un thriller con una simbologia seducente e ben delineata.
La stessa regia è precisa, puntuale, a tratti anche sperimentale, godendo fra l’altro di ottimi interpreti, in particolare la splendida Michelle Pfeiffer, in una delle migliori interpretazioni della sua carriera.
Insomma, non ve lo potete perdere.
Il film si articola all’interno di un uso simbolico dei colori indossati dalla protagonista: bianco, rosso e nero.
Le verità nascoste bianco
All’inizio della pellicola Claire è del tutto ingenua ed immacolata.
Non a caso, indossa colori tenui e morbidi, e si mostra con un aspetto semplice e curato, anche a differenza di altri personaggi che la circondano – come la figlia Caitlin e l’amica, Jody.
Ma è l’ambiente intorno a lei che cerca di rivelarle qualcosa.
Il primo indizio della sua condizione è la vicina, Mary, in cui sostanzialmente Claire si specchia: la sua dinamica è di fatto la stessa della protagonista, che gradualmente cerca di ribellarsi dalla gabbia in cui il marito l’ha sottilmente rinchiusa.
Infatti, cancellando dalla sua memoria l’unico elemento che mostrava le crepe nel loro matrimonio, Claire si è totalmente convinta di non star vivendo una relazione come quella litigiosa e preoccupante dei loro vicini.
Tanto più fondamentale il secondo dialogo con Mary, in cui le racconta come la relazione con il marito la stia consumando: Claire risponde poco convinta, non ancora consapevole di come la sua vicina le stia esplicando il suo stesso dramma.
Seguono a quel punto i primi passi in cui finalmente Madison riesce a far arrivare il suo messaggio a Claire.
What lies beneath red
La breve sequenza in cui la protagonista è vestita di rosso è il momento della rivelazione.
Infatti, il rosso è canonicamente il colore della lussuria e della passione, che mal si addice alla personalità ben più mansueta di Claire, ma che era invece proprio di Madison, personaggio che rappresenta l’alternativa auspicabile per la protagonista.
Ovvero, riuscire a svincolarsi dalla rete del marito.
Ma il rosso è anche il colore del frutto proibito – la mela – che rappresenta l’acquisizione della conoscenza: così Madison, guidando i movimenti di Claire, le permette di conoscere la verità sul tradimento del marito e del suo incidente.
Il nero: la negazione
L’ultimo atto è definito dal passaggio fra il nero e il bianco.
Davanti all’effettiva ribellione di Claire, che lascia il nido familiare, Norman attua un ricatto emotivo, fingendo di suicidarsi così da far ritornare la moglie a sé – con un parallelismo piuttosto evidente con la vicenda di Mary.
A quel punto per la prima volta Claire comincia a indossare il nero, proprio nel momento in cui inizia ad avvicinarsi alla verità – il forziere nascosto in fondo al lago, da cui viene sottratta da un marito apparentemente piuttosto preoccupato per la sua condizione.
Da questo momento in poi, proprio quando Norman cerca di riconquistarla, Claire comincia ad indossare totalmente il nero, colore che rappresenta la negazione e la chiusura, proprio in opposizione alla piacevolezza e all’apertura del bianco che era solita vestire.
Queste tinte fosche l’accompagnano nella scoperta dell’effettiva verità, portando il marito finalmente – ma solo apparentemente – a confessare e ad essere pronto a costituirsi con la polizia.
Proprio a quel punto Claire abbandona il nero, rivestendosi dei vestiti bianchi, accettando così nuovamente il ruolo della moglie accogliente e piacente…
…proprio nel momento in cui il marito si rivolta definitivamente contro di lei, mettendola totalmente sotto al suo controllo, e cercando di seppellirla nell’acqua, nello stesso modo in cui aveva fatto con Madison…
What lies beneath ending
…quella donna troppo affascinante e passionale che aveva osato mettersi contro di lui.
A quel punto Claire diventa involontariamente Madison stessa, proprio indossando quella collana con cui Norman aveva legato indissolubilmente a sé la sua amante, fino a volerla eliminarla.
E così la protagonista trova la salvezza soprattutto grazie a Madison, che interviene nei momenti cardine – due frangenti in cui Norman cerca di affogarla, nella vasca da bagno e nel lago – riuscendo infine ad evitarle la sua stessa fine.