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MaXXXine – Dobbiamo continuare?

MaXXXine (2024) è il terzo capitolo della saga di Maxine diretta da Ti West con protagonista Mia Goth, qui anche nel ruolo di produttrice.

A fronte di un budget simile ai precedenti – 1 milione di dollari – è stato un ottimo successo commerciale: 22 milioni in tutto il mondo.

Di cosa parla MaXXXine?

Dici anni dopo X, Maxine è effettivamente una star di Hollywood, ma non come avrebbe desiderato…

Vi lascio il trailer per farvi un’idea:

Vale la pena di vedere MaXXXine?

Mia Goth in una scena di MaXXXine (2024) è il terzo capitolo della saga di Maxine

Dipende.

MaXXXine è con ogni probabilità un sequel creato unicamente per via dell’ottimo sodalizio artistico fra il regista e la sua attrice protagonista e, più in generale, del grande successo di pubblico che i film precedenti avevano goduto.

E, proprio per questo, è un film senza particolare mordente, che manca quasi del tutto della struttura tematica caratteristica dei precedenti capitoli, non volendo essere niente di più che la conclusione della storia di Maxine.

Ma, nel complesso, può essere apprezzabile

Gabbia

Mia Goth in una scena di MaXXXine (2024) è il terzo capitolo della saga di Maxine

Maxine si è intrappolata da sola.

Rimanendo del tutto sorda agli avvertimenti dieci anni prima di Pearl, la protagonista si è gettata inconsapevolmente nel mondo del cinema per adulti, finendo per esserne definita e, apparentemente, precludendosi ogni possibile strada per il vero successo.

E la sua persona ne risulta talmente svalutata che, persino davanti ad un provino effettivamente meritevole come quello che si vede all’inizio del film, l’unico interesse della produzione è valutare la grandezza del suo seno.

Mia Goth in una scena di MaXXXine (2024) è il terzo capitolo della saga di Maxine

Generalmente parlando, tutta la pellicola racconta Maxine come un personaggio senza futuro, definito da un passato che cerca in tutti i modi di allontanare da sé, scegliendo di rimanere consapevolmente sola, unicamente focalizzata sul raggiungimento del proprio obbiettivo…

…e nient’altro.

Minaccia

Maxine è costantemente minacciata…

…ma riesce a fuggire inconsapevolmente il pericolo.

La storia del Night Stalker rimane infatti sostanzialmente sullo sfondo, con la protagonista che ascolta solo distrattamente le notizie alla TV, incosciente riguardo alla minaccia in agguato, di cui ancora non sa di essere il principale obbiettivo.

Mia Goth in una scena di MaXXXine (2024) è il terzo capitolo della saga di Maxine

Infatti, il suo evitare la scena mondana e il pericolo che la stessa cela, non è dettato dalla prudenza, ma piuttosto da uno stacanovismo piuttosto peculiare in cui Maxine sente di dover dare il massimo per raggiungere il successo.

E così davanti a lei sfilano le future vittime del padre, che vengono giustiziate una ad una, diventando inconsapevoli esche per Maxine stessa, che invece rimane fuggevole e inafferrabile…

Solidarietà

Mia Goth in una scena di MaXXXine (2024) è il terzo capitolo della saga di Maxine

Uno dei timidi tentativi del film di approfondire la sua protagonista si rivela non del tutto riuscito.

Ti West vorrebbe riscrivere positivamente Maxine, facendola partire da uno stato di totale egocentrismo – in cui il suo unico interesse è il raggiungimento del sogno – e facendole abbracciare invece un senso di giustizia e solidarietà umana sul finale.

Mia Goth in una scena di MaXXXine (2024) è il terzo capitolo della saga di Maxine

Un’amara presa di consapevolezza della verità delle parole di Pearl, e una presa di coscienza dell’angoscioso presente, molto più complesso di quanto aveva immaginato, che la porta infine ad affrontare i fantasmi del suo passato, anzi ad arricchirsi tramite gli stessi.

E anche qui…

Sogno

Maxine realizza il suo sogno?

MaXXXine vorrebbe in qualche maniera ricalcare il finale di Pearl, ma riportandolo molto più con i piedi per terra: la protagonista si rende conto del regalo che le sta facendo il padre, rendendola una figura drammatica e orrorifica dentro e fuori dal grande schermo.

E allora la sua mente viaggia verso un futuro luminoso, in cui viene incondizionatamente celebrata, tanto da arrivare alla produzione di un film biografico sulla sua interessantissima vita, raggiungendo finalmente quello status di star tanto ricercato.

Ma nella realtà si torna nella penombra della roulotte, in cui Maxine ripete a se stessa di essere una star, ma questa volta consapevole della fumosità della sua recente popolarità, che le porterà solo un’attenzione passeggera, rimanendo sempre sul pericoloso precipizio dell’oblio.

Un tema estremamente attuale, ma decisamente meno pungente rispetto ai due capitoli precedenti…

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Pearl – Una ragazza e il suo sogno

Pearl (2022) di Ti West, è il prequel di X (2022), uscito lo stesso anno, in questo caso parzialmente co-scritto dall’attrice protagonista Mia Goth.

A fronte di un budget simile al precedente – 1 milione di dollari – ha avuto un riscontro similare: quasi 10 milioni in tutto il mondo.

Di cosa parla Pearl?

Tornando cinquant’anni indietro, scopriamo l’origine della violenza cieca del killer del primo film…

Vi lascio il trailer per farvi un’idea:

Vale la pena di vedere Pearl?

Mia Goth in una scena di Pearl (2022) di Ti West, sequel di X: A sexy horror story (2022)

Assolutamente sì.

Arrivata alla visione del secondo capitolo carica di aspettative, non sono stata per niente delusa: Pearl riprende ed amplia il discorso di X, esplorando un tema sociale particolarmente attuale, anche se in un contesto sociale lontano nel tempo.

Un Ti West, fra l’altro, molto onesto con sé stesso: pur affrontando un tema più impegnativo, mantiene una scrittura ed una messinscena semplice e diretta, portatrice di un messaggio piuttosto immediato, ma non per questo banale.

Ma, ancora una volta, ve lo lascio scoprire.

Sogno

Mia Goth in una scena di Pearl (2022) di Ti West, sequel di X: A sexy horror story (2022)

Pearl è una ragazza piena di sogni.

Fin dall’inizio appare immersa nella sua fantasia di cavalcare le scene di Hollywood e così di evadere l’arida realtà in cui è costretta, che infatti irrompe bruscamente nel suo sogno nelle vesti della severa figura della madre, che fin da subito cerca di distruggere le sue speranze.

E lo scontro fra questi due personaggi non è tanto diverso da quello fra Pearl e Maxine nel primo capitolo: un antagonismo apparentemente distruttivo, in realtà dovuto a cause più profonde, fra l’amarezza del presente e la cautela per il futuro.

Mia Goth in una scena di Pearl (2022) di Ti West, sequel di X: A sexy horror story (2022)

La madre infatti cerca di portare Pearl lontano da quello che un tempo era il suo sogno – rappresentato dai vestiti non più indossati – che ormai ha compreso essere impossibile, cercando di proteggerla da insidie a cui la figlia sembra completamente cieca.

Perché della realtà Pearl vede solo una parte.

Fuga

La protagonista è alla ricerca del suo posto nel mondo…

…quello che le appartiene per diritto.

Infatti fin da subito Pearl deve essere la protagonista della scena, deve essere la star, arrivando a punire in maniera molto infantile chiunque sembri mettersi sul suo cammino persino un’innocente oca che fa capolino in scena, curiosa del suo spettacolo.

E ogni ostacolo è dato in pasto al fedele coccodrillo, il quale, ancora di più rispetto al primo film, può essere letto come rappresentazione di una società solo apparentemente alleata della protagonista nel raggiungimento del suo sogno.

Mia Goth in una scena di Pearl (2022) di Ti West, sequel di X: A sexy horror story (2022)

Così nella fuga in città Pearl ritorna finalmente nel suo luogo dei sogni, il cinema, che rappresenta perfettamente il dualismo della pellicola: uno splendido spettacolo di danza preceduto da un angosciante spaccato della guerra ancora in corso.

E proprio qui Pearl dovrebbe trovare la sua via di fuga…

Brandello

Mia Goth in una scena di Pearl (2022) di Ti West, sequel di X: A sexy horror story (2022)

Il ragazzo senza nome del cinema è solo una delle tante illusioni di Pearl.

Nient’altro che un brandello di un mondo irraggiungibile, pari il piccolo fotogramma che la protagonista conserva gelosamente sulla via di casa, che inaspettatamente porta anche alla prima effettiva realizzazione del suo sogno…

…ma non più in uno spettacolo cinematografico, ma in una scena erotica – proprio come il porno amatoriale che lo stesso uomo dei sogni le farà vedere di nascosto – e con un fantoccio che rappresenta l’amante proibito che la protagonista è ancora restia ad accogliere.

Ma Pearl è stanca di tutte queste illusioni.

Di fronte alla possibilità concreta di fuggire dalla tediosa esistenza della fattoria, la protagonista comincia effettivamente a disfarsi di quanto la potrebbe ostacolare, prima di tutto l’odioso peso del padre, una delle principali cause della caduta in disgrazia della famiglia.

Ma in realtà la sua prima vittima è la madre, che cerca ancora più bruscamente di riportarla con i piedi per terra, utilizzando la sua sfortunata sorte come monito di quello da cui la figlia dovrebbe stare lontana, piuttosto che abbracciare così ingenuamente.

Ma ormai nessuno può fermare Pearl.

Spettro

Pearl vorrebbe lasciarsi tutto alle spalle, ma non può.

Non davvero.

Lo ben dimostra il sogno in cui Pearl è diventata una star di successo, rovinato dalla inquietante presenza degli spettri del suo passato, maliziosamente presenti fra il pubblico con il volto deturpato dalle colpe della protagonista.

Comincia così una corsa inarrestabile verso l’occasione che le cambierà la vita, in cui persino un ragazzo che solo esprime una comprensibile inquietudine nei confronti dello strano comportamento di Pearl diventa inevitabilmente vittima della sua furia.

E allora, non dovrebbe essere ora si vincere?

Perdere

Mia Goth in una scena di Pearl (2022) di Ti West, sequel di X: A sexy horror story (2022)

L’audizione non è una semplice audizione.

Rappresenta invece il momento in cui Pearl mette alla prova il sogno che le è stato venduto, per cui ha letteralmente dato via ogni parte della sua vita, e dal quale ora si sente finalmente di dover essere premiata.

E invece la realtà torna ulteriormente a bussare alla sua porta, mettendola davanti ad un mondo dove non basta essere bravi, ma dove bisogna anche essere nel posto giusto al momento giusto, dove è necessaria anche la faccia giusta

E con questa amara realizzazione, finalmente Pearl diventa onesta con sé stessa, intraprendendo un intenso dialogo col fantasma del marito, spettro sempre presente anche in precedenza, considerato come l’ostacolo invalicabile per la realizzazione del sogno.

E così, eliminato l’ultimo testimone, non resta che ricostruire un’altra facciata, quella della famiglia perfetta…se non fosse che il cibo in tavola è marcio, due dei convitati sono in putrefazione, e la reazione del marito ritornante è di puro orrore…

…davanti al volto sfigurato della protagonista, che forza un sorriso perfetto, che però gradualmente si scioglie in lacrime di profondo dolore.

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X – Il pericolo invisibile

X (2022) di Ti West, anche noto come X: A Sexy Horror Story, è il primo capitolo della trilogia dedicata al personaggio di Maxine Min.

A fronte di un budget piccolissimo – appena 1 milione di dollari – è stato un ottimo successo commerciale: 14 milioni in tutto il mondo.

Di cosa parla X?

Maxine è una spogliarellista che sembra coinvolta nel progetto scritto per lei: un porno in chiave autoriale. Eppure è solo lo spunto per raccontare molto altro…

Vi lascio il trailer per farvi un’idea:

Vale la pena di vedere X?

Mia Goth in una scena di X: A Sexy Horror Story (2022) di Ti West

Assolutamente sì.

X è uno di quei film indie che hanno un successo insperato, riuscendo a conquistare più pubblico di quello che si aspetterebbero, forti di un racconto che riesce ad evadere da un genere molto saturo di dinamiche già viste e riviste…

…e a dargli, al pari di altri ottimi prodotti come Nope (2022) e Beau ha paura (2022), un interessantissimo taglio autoriale per raccontare molto di più di quello che sembra in superfice, in questo caso toccando un tema non poco impegnativo.

Ma ve lo lascio scoprire.

Attenzione

Mia Goth in una scena di X: A Sexy Horror Story (2022) di Ti West

L’incipit di X potrebbe sembrare molto banale…

…mentre in realtà ben si integra con il senso del film.

Infatti prima battuta ci troviamo davanti ad una scena del crimine piuttosto classica, in cui il regista cela dalla vista dello spettatore la maggior parte del delitto, facendocelo pregustare per il finale rivelatorio che arriverà solo in seguito.

Mia Goth in una scena di X: A Sexy Horror Story (2022) di Ti West

Una tecnica quindi piuttosto semplice per riuscire ad avere l’attenzione del suo pubblico fin dall’inizio, portandolo a chiedersi per il resto della pellicola come si arriverà a questo flashforward, e quindi chi sarà il colpevole.

In realtà questa situazione nasconde ben altro.

Giovinezza

Mia Goth in una scena di X: A Sexy Horror Story (2022) di Ti West

La scena immediatamente successiva racconta un altro lato della pellicola.

Assistiamo quindi ad una passerella di personaggi assolutamente invidiabiali, ancora nel pieno della loro bellezza giovanile, portatori di corpi che verranno sempre più sfacciatamente mostrati, sempre più messi a nudo…

Mia Goth in una scena di X: A Sexy Horror Story (2022) di Ti West

Una presentazione che mostra il primo polo della riflessione: una giovinezza baldanzosa, che non ha paura di mostrare le sue bellezze – tanto da farlo per lavoro – e quindi perfetta per diventare la protagonista di un porno d’autore.

Ma il punto è il come vengono mostrati.

Superficie

Mia Goth in una scena di X: A Sexy Horror Story (2022) di Ti West

Apparentemente X vive di una facile dicotomia fra sesso e violenza...

…ma invece il loro vero significato è ben visibile grazie al linguaggio registico: come i corpi dei protagonisti sono denudati, ma mai effettivamente eroticizzati, la violenza è piuttosto estrema, ma sempre mostrata in sottrazione.

Non a caso, assistiamo sempre stessa scena di violenza ripetuta: della carne, prima animale, e poi umana, fatta a pezzi e distrutta sotto il peso di una macchina piuttosto aggressiva che la sorpassa senza un pensiero.

Mia Goth in una scena di X: A Sexy Horror Story (2022) di Ti West

E così anche le scene erotiche sono piuttosto banali – nonostante siano poste nei momenti clou della vicenda – ma diventano significative se consideriamo invece il montaggio e il significato di cui viene caricata la scena…

…particolarmente quella di Maxine.

Pericolo

Mia Goth in una scena di X: A Sexy Horror Story (2022) di Ti West

La giovinezza è tanto bella quanto inconsapevole del pericolo.

Un concetto ben raccontato nel momento del bagno di Maxine: una scena che apparentemente non ha alcun valore narrativo, ma che in realtà è del tutto funzionale a mostrare una giovinezza inconsapevolmente minacciata.

Maxine è infatti immersa in un sogno talmente idilliaco da non rendersi conto dei due pericoli in agguato: Pearl, che la osserva da lontano – rappresentazione della tragica fine del sogno giovanile…

…e il coccodrillo, simbolo invece di una società che vive di questi idoli temporanei, che è pronta a farli suoi, a divorarli, ma anche a distruggerli e a risputarli quando non più abbastanza giovani e quindi interessanti.

Ed è proprio Pearl a mettere un punto alla riflessione.

Idolo

La prima apparizione di Pearl è già significativa.

Sotto l’occhio stranito di Maxine, l’anziana donna osserva questa nuova bellezza da lontano, sognante, con un atteggiamento che ribadirà anche quando riuscirà finalmente ad attirarla in casa, cercando di coinvolgerla in un segreto sogno erotico carico di significati.

Infatti, come infine gli altri personaggi diventano protagonisti della sua furia distruttiva in quanto rappresentanti di un sogno che non può raggiungere, Maxine è molto di più: la protagonista è di fatto un idolo di cui la donna vuole impossessarsi, anche carnalmente.

Mia Goth in una scena di X: A Sexy Horror Story (2022) di Ti West

Infatti proprio mentre la osserva impegnata in una vivace scena erotica in cui, come si scoprirà poi in Pearl (2023), la donna vede la rappresentazione della se stessa del passato, uno specchio in cui vuole di nuovo riconoscersi, ma da cui viene costantemente scacciata…

…e da cui viene infine schiacciata, diventando profeta inascoltata del misero futuro che attende la protagonista.

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Coming soon…

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