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Good Night, and Good Luck. – Una scatola elettrica

Good Night, and Good Luck. (2005) di George Clooney è un dramma storico dedicato alla storia del giornalista Ed Burrow.

A fronte di un budget molto ridotto – appena 7 milioni di dollari – è stato un ottimo successo commerciale: 54 milioni in tutto il mondo.

Di cosa parla Good Night, and Good Luck.?

USA, 1953. Nei primi anni della Guerra Fredda, gli Stati Uniti sono immersi di uno stato di isteria collettiva verso la minaccia comunista. E se c’è chi cavalca questa tendenza, c’è anche chi si oppone…

Vi lascio il trailer per farvi un’idea:

Vale la pena di vedere Good Night, and Good Luck.?

Robert Downey Jr., George Clooney e David Strathairn in una scena di Good Night, and Good Luck. (2005) di George Clooney

Assolutamente sì.

Nonostante l’opinione più gettonata non abbia in grande considerazione la carriera registica di Clooney, solitamente apprezzo molto le sue pellicole – e Good Night, and Good Luck. non fa eccezione.

Prendendo spunto da una turbolenta vicenda politica, il film ci regala una riflessione più ampia su un paese solo apparentemente libero, in realtà vicino ad un declino culturale di cui è totalmente colpevole.

Insomma, da riscoprire.

Cornice

David Strathairn in una scena di Good Night, and Good Luck. (2005) di George Clooney

La cornice narrativa è fondamentale.

Un’introduzione lenta ma fondamentale permette allo spettatore di cominciare a respirare il clima del film, le atmosfere fumose e lontane nel tempo, questi Stati Uniti ossessionati dalla minaccia comunista sempre in agguato…

David Strathairn in una scena di Good Night, and Good Luck. (2005) di George Clooney

…da cui emerge come un gigante la figura dell’irreprensibile Ed Murrow, che si introduce con quello che scopriremo essere l’ennesimo discorso politicamente pericoloso, ma scandendolo con voce ferma e uno sguardo penetrante, premiato da diversi e eloquenti primi piani stretti. 

Ed è solo l’inizio di uno splendido climax…

Pericolo

David Strathairn in una scena di Good Night, and Good Luck. (2005) di George Clooney

Murrow si muove in un campo minato.

La paura che circonda il senatore McCarty è palpabile in ogni scena, così come la consapevolezza di poter essere schiacciati dalle accuse di squalificanti simpatie comuniste al minimo passo falso – nonostante l’ingiustizia in atto sia evidente a tutti.

Robert Downey Jr. in una scena di Good Night, and Good Luck. (2005) di George Clooney

Proprio per questo diversi si muovono per mettere in guardia il protagonista dalle conseguenze della sua testardissima ribellione, mettendo spesso sul tavolo questioni economiche che per nulla toccano la sua inscalfibile morale.

E lo è fino alla fine.

Responsabilità

David Strathairn in una scena di Good Night, and Good Luck. (2005) di George Clooney

La colpa, caro Bruto, non è nelle nostre stelle, ma in noi stessi

La responsabilità è il concetto cardine dello scontro.

Infatti, per minare la credibilità del senatore, Murrow gli ritorce contro le sue stesse parole, cominciando ad introdurre la sua tesi sulla responsabilità del singolo, in una realtà politica e sociale in cui si cerca di giustificare le proprie colpe tramite un evanescente bene superiore.

Al contrario, secondo il protagonista bisogna prescindere le situazioni momentanee, le divisioni nette e imprescindibili, e ampliare invece il proprio sguardo verso una realtà sfaccettata quanto ripetitiva nelle sue dinamiche.

Non a caso, Murrow cita proprio il famoso passo del Giulio Cesare shakespeariano che toglieva dalla pesatura delle decisioni – e delle colpe – terrene il tanto citato destino, imputando tutta la responsabilità invece ai singoli colpevoli.

Ma le conseguenze non sono mai eque…

Punizione

George Clooney in una scena di Good Night, and Good Luck. (2005) di George Clooney

Le conseguenze non sono divise equamente.

Le punizioni avvengono dietro le quinte e non sono mai decisive da nessuna delle due parti: Murrow non viene licenziato, ma perde la prima serata, viene ridotto ad una manciata di puntate, i coniugi Wershba sono costretti a dimettersi per il bene degli altri

David Strathairn in una scena di Good Night, and Good Luck. (2005) di George Clooney

…così McCarty viene messo sotto giudizio, ma mai veramente escluso, solo apparentemente punito, in realtà continuando ad essere libero di tirare le fila, sia in maniera plateale che dietro le quinte.

Per questo infine Murrow invita il suo pubblico, benché più ristretto, a diventare artefice del destino della propria nazione, dando quantomeno alla stessa la possibilità di bearsi di un decadimento culturale ormai in atto.